martedì 26 ottobre 2010

Camera di Commercio Abruzzese Italo-Argentina - Buenos Aires

COMUNICATO STAMPA

Mi e’ d’obbligo tornare sul tema da noi sollevato circa la opportunita’ o no di far svolgere al CRAM la riunione annuala a Buenos Aires. Le motivazioni che ci spingono al chiarimento sono molteplici, per primo la eticita’ e la opportunita’ di certe reazioni ed iniziative. Da nessuno abbiamo ricevuto risposta concreta a quanto da noi sollevato, solo battutine e sarcasmo gratuito, come nel caso dell’Assessore Febbo, ed indignazione ingiustificata da parte di qualche componente del CRAM. La Nostra proposta, di soprassedere per qualche tempo ad organizzare riunioni non di vitale importanza, a spese della regione, era ed e’ argomentabile con il fatto che si predica giornalmente di razionalizzare la spesa pubblica, si chiudono ospedali, si tolgono le assistenze ai disabili ed altri tagli che quotidianamente gli Abruzzesi hanno. Cis embrava di cattivo gusto, proprio per quanto sopra enunciato, spendere risorse in viaggi e soggiorni. Il vicepresidente Santelloco si e’ indignato senza pero’ contestare sulla giustezza o no della spesa, cosi come la FEDAMo Argentina che, imperterrita, segue organizando cene e riunioni ovviamente sempre a spese della regione “tagliona”. Proprio al sottoscritto, all’indomani del suo insediamento come reasponsabile del CRAM, l’assessore mauro Febbo aveva dichiarato che per almeno due anni non era possibile dare nessuna risorsa financiaría al CRAM per la sua attivita’ perche’ incontro’ le casse vuote. Ora che lo stesso Febbo saia un alchimista della finanza e’ cosa risaputa, ma che addirittura abbia trovato ingenti risorse per viaggi e soggiorni questo ci sorprende e ci fa piacere. Piacere perche’ cosi si avra’ modo di ridare assistenza a chi e’ stata tolta, si eviteranno chiusure di ospedalie scuole, insomma tutto quanto sara’ possibile fare. Non ce ne vogliano i conterranei Abruzzesi, quei pochi toccatri dal nostro intervento, avranno modo di rifarsi un viaggio con soggiorno tutto pagato in seguito. Francamente, al di la di polemiche e battute facili, tacciarci come nemici solo perche’ non siamo d’accordo su alcune spese ci sembra troppo. L’etica e la morale devono necesariamente riprendere il sopravvento su una allegra amministrazione che in altri tempi veniva chiamata “clientelismo”, almeno prima le risorse c’erano. Il nostro sara’ sempre e solo un apporto costruttivo, anche se a volte critico, alla unione delle associazioni Abruzzesi in Argentina che oggi sono divise in “amiche” e non della FEDAMO. Il funzionario della regione precosto a questo non si stia a preoccupare piu’ di tanto su chi aggiungere e chi no al CRAM, tutti gli Abruzzesi sono uguali per la regione, almeno cosi e’ auspicabile. Un ultima osservazione: stranamente l’opposizione, che partecipera’ con suoi rappresentanti alla gita, non ha preso una sola posizione ufficiale che , anche se favorevole alla riunione, avrebbe dovuto esprimere.
Non ci interessa se gia’ hanno deciso che noi non baremo invitati alla kermesse Argentina, baremo coerenti con quanto affermiamo, ribadendo che non vogliamo e non metteremo nessuno in mezzo tra di noi ed il CRAM, a cui crediamo e vogliamo contribuire a farlo funzionare veramente, con iniziative concrete e non con gite.

Pino Russo
Presidente

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